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TIMPEST CONOSCE E SA COME COMBATTERE I TARLI

PUNTO PER PUNTO

  • Appartengono alla famiglia dei coleotteri.
  • Sono molto più aggressivi e dannosi degli altri insetti che minacciano il legno.
  • Il legno ha tutto quello di cui i tarli hanno bisogno per vivere e riprodursi: vitamine, proteine, acqua.
  • Condizioni che ne favoriscono lo sviluppo sono: l’abbandono, l’incuria, l’umidità, il buio, il tepore del riscaldamento che elimina il periodo di letargo.
  • Il loro sviluppo è rapido: la femmina depone le uova che, una volta schiuse, diventano larve. Le larve iniziano subito a nutrirsi del legno scavando le gallerie.
  • In prossimità della superficie subiscono un’ulteriore trasformazione e, forato il legno, sfarfallano via per poi morire.
  • Quando mangiano sono dei bruchi e quando sono adulti hanno un corpetto rigido che protegge le ali.
  • È l’insetto aduto che fora il legno in superficie. Ogni foro corrisponde a un tarlo uscito.
  • Quando il tarlo erode il legno è silenzioso.
  • Alcuni tarli sono più pericolosi di altri grazie alle dimensioni: i fori di sfarfallamento possono superare 1 cm di diametro.
  • Alcuni sono particolarmente dannosi perché il loro ciclo vitale può durare anche più di 10 anni. Mobili e travature risultano sani, ma sotto la superficie tutto viene eroso.
  • Il ticchettio dei tarli è dovuto al corpetto rigido che viene battuto sulle volte delle gallerie: è il richiamo sessuale.